Assemblea del Comitato di oncologia medica – Report di riepilogo

Il Comitato di oncologia medica di BD è stato istituito con l’obiettivo a lungo termine di comprendere i flussi di lavoro dell’oncologia medica, i processi decisionali nel trattamento dei tumori e le diverse pratiche oncologiche adottate in Europa. Il Comitato si propone inoltre di:

  • sensibilizzare e formare il personale sulle migliori pratiche nella preparazione e nella somministrazione delle terapie oncologiche 
  • identificare le migliori pratiche nel flusso di lavoro, dall’unità farmaci antiblastici al reparto di oncologia, che contribuirebbero a garantire un’assistenza ottimale al paziente 
  • sviluppare una serie di strumenti per favorire l’introduzione delle migliori pratiche, dalla preparazione sicura alla somministrazione ottimizzata 

Un altro importante obiettivo del Comitato è individuare le opportunità per BD di fungere da partner prezioso per gli operatori sanitari addetti alle cure oncologiche e migliorare gli esiti per i pazienti.

La prima assemblea del Comitato

Nella sua prima assemblea tenutasi il 21 e 22 maggio 2021, il Comitato di oncologia medica si è riunito per capire quali sono le sfide nell’attuale pratica della terapia parenterale in ambito oncologico in Europa. La discussione si proponeva di chiarire le tecniche sicure di preparazione e somministrazione di terapie parenterali nel paziente oncologico, nonché di delineare i possibili sviluppi futuri di questi trattamenti. 

Il Comitato

Il Comitato è composto da infermieri, farmacisti e oncologi provenienti da sette paesi europei: 

  • Prof. Karin Jordan, Heidelberg University, Germania
  • Prof.ssa Irene Kraemer, Johannes Gutenberg-University, Magonza, Germania
  • Prof. Thomas Decaens, CHU Grenoble, Francia
  • Prof. Bruno Vincenzi, Campus Bio-Medico di Roma, Italia
  • Sig.ra Grażyna Suchodolska, Medical University of Gdańsk, Polonia
  • Dott. Jose Manuel Martinez Sesmero, Complejo Hospitalario de Toledo, Spagna
  • Sig.ra Åsa Ekbom-Claesson, Danderyds Sjukhus, Stoccolma, Svezia
  • Dott.ssa Susanne Cruickshank, The Royal Marsden NHS Foundation Trust, Londra, Regno Unito

Riassunto della riunione 

Una parte sostanziale della riunione è stata dedicata al dibattito sui flussi di lavoro oncologici, compreso il pre-trattamento, la preparazione e la somministrazione delle terapie. Nei flussi di lavoro precedenti il trattamento, i membri del Comitato hanno sottolineato la necessità di dare la priorità alla sicurezza del paziente. Gli aspetti del trattamento parenterale che destano maggiore preoccupazione sono tra gli altri l’efficacia, la sicurezza, la qualità della vita e lo stato funzionale del paziente. I membri hanno affermato inoltre che il supporto per la formazione guidata da un infermiere sulle potenziali tossicità e una comunicazione efficace tra i centri di trattamento può essere utile per definire i piani di assistenza dei pazienti.

Per quanto riguarda la fase di preparazione dei farmaci antiblastici, hanno raccomandato l’uso di dispositivi di trasferimento a sistema chiuso (CSTD), sostenendo che, di fronte alla crescente tendenza verso l’automazione, è necessario valutare in che modo integrare i CSTD nei nuovi processi automatizzati. Inoltre, i membri del Comitato hanno evidenziato una maggiore consapevolezza nella comunità infermieristica in merito alla necessità di CSTD, precisando che spesso è proprio chi gestisce i fondi a ignorare i vantaggi di questi dispositivi per il personale. La formazione e le simulazioni sono importanti per superare le sfide legate all’implementazione, compresa la problematica delle lesioni da sforzo ripetuto. 

Per evitare la contaminazione delle superfici, i membri del Comitato hanno suggerito di ricorrere al monitoraggio di routine mediante la raccolta di campioni ottenuti per strofinamento e l’uso di dispositivi di monitoraggio dei farmaci pericolosi, nell’ambito di un programma di valutazione dedicato. I membri hanno ribadito la necessità di adottare tale monitoraggio nei reparti ospedalieri, sebbene siano ancora da definire i livelli di esposizione accettabili per il personale sanitario. Coloro che supervisionano la salute professionale e i rischi sul lavoro dovrebbero essere coinvolti come persone responsabili.

Relativamente alla somministrazione, i membri del Comitato hanno parlato delle difficoltà che comporta la somministrazione delle terapie, difficoltà legate ai ritardi nella ricezione degli esiti di laboratorio, al volume del trattamento e alla complessità dei regimi terapeutici, oltre che alla cannulazione e alle occlusioni. I membri hanno raccomandato di avvalersi di un team di accesso vascolare per il posizionamento del catetere e di prevedere la presenza in reparto di farmacisti clinici.

Secondo il Comitato, la scelta dei dispositivi di accesso vascolare è dettata da molti fattori tra cui il sistema vascolare e lo stile di vita del paziente, eventuali fobie degli aghi/interventi chirurgici, vescicanti, durata, terapie concomitanti, osmolarità, pH, immunosoppressione prolungata e indicazioni o influenza delle procedure ospedaliere. Per agevolare la valutazione del dispositivo, BD sta sviluppando uno strumento basato su un albero decisionale che parte dal farmaco e include le condizioni e le preferenze del paziente e che potrebbe aiutare a scegliere il dispositivo giusto all’inizio della terapia.

È stato inoltre discusso un modello di strumento elaborato da BD per i flussi di lavoro oncologici. I membri del Comitato ritengono che lo strumento di simulazione BD Oncology sia un valido supporto perché utilizza i dati ospedalieri locali e li confronta con la letteratura, individuando anche le aree con margine di miglioramento.

Il futuro

Secondo i membri del Comitato, nei prossimi anni le terapie oncologiche subiranno una trasformazione radicale dovuta all’introduzione della terapia genica e delle cellule ingegnerizzate CART. Tuttavia, queste tecniche non sostituiranno ma si limiteranno a integrare la chemioterapia convenzionale. I membri ritengono che le terapie orali siano una soluzione valida per i rischi procedurali se si riescono a superare le difficoltà legate alla solubilizzazione e all’assorbimento. Inoltre, sostengono che ciò aumenterà il carico di lavoro ospedaliero, poiché i cicli di chemioterapia convenzionale possono essere seguiti da cicli di immunoterapia. 

 

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Riferimenti

Numero di approvazione: BD-39774.