Il costo effettivo delle infezioni del flusso sanguigno correlate al catetere

Qual è il costo effettivo delle complicanze legate all’accesso vascolare per i pazienti e gli operatori sanitari? È molto più alto di quanto pensiamo. 

L’accesso vascolare è la procedura invasiva più comune al mondo: fino al 90% dei pazienti ricoverati riceve un dispositivo di accesso vascolare durante la degenza.1 È anche una delle più complesse, in quanto comporta una lunga serie di passaggi, l’utilizzo di una vasta gamma di prodotti e un’équipe numerosa di clinici che gestiscono l’intervento in diversi livelli di competenza, reparti e terapie.

Oltre a fornire il trattamento necessario ai pazienti, uno degli obiettivi principali per qualsiasi clinico che somministra una terapia endovenosa è evitare complicazioni, in particolare le infezioni del flusso sanguigno correlate al catetere (CR-BSI).

Le CR-BSI rappresentano una delle complicanze più frequenti, costose e potenzialmente letali del cateterismo venoso centrale:1 

  • In media, una CR-BSI gestita in terapia intensiva comporta un costo che va da circa € 8.000 a € 11.000 per paziente.2
  • Le CR-BSI possono aumentare la durata della degenza ospedaliera di un paziente fino a 9-14 giorni2 e possono richiedere terapie aggiuntive e procedure mediche o chirurgiche.3

Occorre considerare anche svariati costi indiretti, tra cui le esigenze di orario dell’operatore sanitario3, l’impatto sulle cure causato da cancellazioni o ritardi nelle procedure3 e, in ultima analisi, l’impatto sulle prestazioni e sulla reputazione dell’ospedale. 

Oltre alle CR-BSI, possono verificarsi molte altre complicanze costose dovute a pratiche non ottimali e alla mancanza di standardizzazione nell’accesso vascolare (VA).  La stragrande maggioranza può essere prevenuta migliorando le pratiche, i prodotti e le politiche relative a ciascuna linea EV all’interno della struttura. Creare un ecosistema di VA migliore è la chiave per il cambiamento.

Promuovendo le migliori pratiche di assistenza per l’accesso vascolare, è possibile:

  • Ridurre il tasso di complicanze4,5
  • Dedicare il tempo di assistenza infermieristica ad altri aspetti della cura del paziente
  • Fare una differenza tangibile nell’esperienza del paziente1,5
  • Garantire la sicurezza e l’efficienza del personale sanitario sul posto di lavoro

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle complicanze dell’accesso vascolare, BD sta lanciando una campagna volta a promuovere un approccio efficace e integrato alla cura dell’accesso vascolare.  Questo è il primo di una serie di articoli che verranno pubblicati qui, su BD IV News.

 

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Riferimenti

  1. Helm RE, Klausner JD, Klemperer JD, Flint LM, Huang E. Accepted but unacceptable: peripheral IV catheter failure. J Infus Nurs 2015;38:189–203.
  2. Tacconelli E, Smith G, Hieke K, et al. Epidemiology, medical outcomes and costs of catheter-related bloodstream infections in intensive care units of four European countries: literature-and registry-based estimates. Journal of Hospital Infection. 2009;72(2):97-103.
  3. Morrell E. Reducing Risks and Improving Vascular Access Outcomes. Poster published by: Scripps Health; 2018: San Diego, CA
  4. Platt V. Safety and Infusion Excellence Reducing Risks and Improving Outcomes. Poster published by: University of Florida Health, 2017, Jacksonville, FL.
  5. Oyler V, Nagar T, Nedebalek C, et. Al. Improving vascular access outcomes for patients, healthcare workers, and the institution. Poster published by: University of Kansas Health System Health; 2017; Kansas City, KS. 

Approval number: BD-39401.