I Paesi Nordici e il Regno Unito fissano nuovi standard per l’approvvigionamento sostenibile

Per combattere il cambiamento climatico, le autorità sanitarie Norvegesi si sono impegnate a ridurre del 40% le emissioni di CO₂ entro il 2030 e stanno lavorando per essere neutrali in termini di emissioni di carbonio entro il 2045¹.

Un modo per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi è rappresentato dai “Nordic Criteria for More Sustainable Packaging: For Healthcare Products” (Criteri Nordici per imballaggi più sostenibili: per i prodotti sanitari)². Questo documento si propone di contribuire alla riduzione dei rifiuti, all’aumento del riciclaggio e all’incremento dell’uso di materiali riciclati o rinnovabili³.

Tali criteri sono stati sviluppati in collaborazione con gli uffici acquisti degli ospedali in Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda e Isole Faroe². Sono progettati per essere utilizzati negli appalti pubblici³. È incluso un albero decisionale che si rivela utile quando si prendono decisioni relative all’approvvigionamento degli imballaggi³.

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L’approvvigionamento sostenibile trasforma la plastica medica nel Regno Unito

Nel Regno Unito, il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) si è impegnato a raggiungere emissioni nette zero (in termini di gas ad effetto serra) entro il 2040⁴. Gli sforzi per raggiungere questo obiettivo sono stati descritti in un rapporto intitolato “Delivering a ‘Net Zero’ National Health Service” (Fornire un servizio sanitario nazionale a emissioni nette zero [Net Zero])⁴.

L’NHS prevede di attuare misure di decarbonizzazione nelle seguenti aree: immobili e strutture, viaggi e trasporti, catena di approvvigionamento, farmaci, nonché ricerca, innovazione e compensazione⁴.

Negli ospedali del Regno Unito, oltre l’1,4% delle emissioni della catena di approvvigionamento proviene dalla plastica monouso⁴. Prima della pandemia, gli ospedali producevano una media stimata di 11.300 tonnellate di rifiuti di plastica al giorno⁵. Una migliore gestione delle risorse potrebbe comportare una riduzione del 10% della plastica clinica monouso (ad es. siringhe, cateteri intravenosi o cappucci disinfettanti), con conseguente risparmio di 224 kilotonnellate di anidride carbonica equivalente (ktCO2e)⁴.

Nell’ambito degli sforzi volti a decarbonizzare la catena di approvvigionamento, gli ospedali richiederanno ai fornitori non farmaceutici di rispettare gli impegni dell’NHS per ridurre le emissioni di gas serra⁴. L’NHS del Regno Unito sta lavorando attivamente con i fornitori per ridurre le emissioni prodotte dagli imballaggi dei dispositivi medici⁴.

Ulteriori informazioni su questo argomento: 3 modi in cui BD combatte il cambiamento climatico

L’approvvigionamento sostenibile ha il potenziale necessario per riuscire a cambiare l’assistenza sanitaria in tutta Europa

Secondo Susanne Backer, consulente senior della regione Centrale della Danimarca, l’obiettivo dei “Nordic Criteria for More Sustainable Packaging: For Healthcare Products” è che in futuro tali criteri vengano adottati dagli Stati Membri dell’Unione Europea (UE) al di fuori delle Paesi nordici³.

Con quasi 2 miliardi di euro spesi ogni anno nell’UE dalle autorità pubbliche (molti nel settore sanitario)⁶, gli appalti pubblici hanno il potenziale necessario per plasmare un’economia più sostenibile⁷. Si stima che, nell’UE, l’8,3% del prodotto interno lordo (PIL) venga utilizzato per acquistare servizi sanitari e dispositivi medici⁸.

I responsabili degli acquisti e gli amministratori sanitari della nostra regione possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale delle loro strutture sanitarie attraverso l’approvvigionamento sostenibile⁹.

Vuoi sapere come puoi rendere il tuo processo d’appalto più sostenibile? Leggi l’handbook Buying green! (Acquistare verde!) della Commissione Europea che trovi di seguito.

Riferimenti