Come impiantare efficacemente i port impiantabili per la terapia infusionale: guarda le repliche dell’International Oncology Summit 2021

Rispetto alle linee periferiche, l’impianto di un port venoso centrale può fornire ai pazienti sottoposti a chemioterapia, maggiore comfort e soddisfazione nei confronti del trattamento, il che potrebbe migliorare la qualità della vita.1 

Tuttavia, la responsabilità finale di garantire al paziente un’esperienza positiva, dall’inserimento del port al follow-up, ricade sull’assistenza oncologica.

Al summit virtuale BD International Oncology Summit (IOS), svoltosi dal 5 al 9 luglio 2021, si sono tenute due sessioni di trattamento con un obiettivo comune: condividere le best practice relative ai port impiantabili affinché i caregiver si sentano in grado di offrire un’esperienza di trattamento positiva.

  • Il valore dei port impiantabili nel trattamento del carcinoma mammario -Dott. Almamoon Justaniah, radiologo interventista presso il King Faisal Specialist Hospital, Arabia Saudita
  • Vantaggi, complicanze e manutenzione dei port impiantabili -Kimberlee Hanna, Senior Manager ad interim presso City of Hopes Emergency, Stati Uniti

Nelle rispettive presentazioni, entrambi i relatori si sono concentrati sull’educazione del personale e sul coinvolgimento dei pazienti.

Forma il tuo team sull’assistenza oncologica

Il primo passo per stabilire un servizio regolare di port impiantabili nel trattamento infusionale, ha affermato il dottor Justaniah, consiste nel formarsi e formare il proprio team.

Per dimostrarlo, il dottor Justaniah ha presentato alcuni studi clinici per orientare la sua discussione sul posizionamento dei port impiantabili. Ha usato queste prove per valutare il rapporto tra i rischi e i benefici del posizionamento dei port su trapezio, succlavia, ipsilaterale e braccio nelle pazienti con carcinoma mammario, al fine di sfatare i miti legati a determinati siti di inserimento dei port e fornire suggerimenti su come garantire un inserimento sicuro ed efficace.

Allo stesso modo, Hanna ha tradotto i suoi 31 anni di esperienza in campo oncologico in una guida dettagliata per ogni fase del processo di impianto del port, tra cui la scelta del port adatto, l’uso corretto, la frequenza del lavaggio, la risoluzione dei problemi relativi al port impiantato e la riduzione dei rischi.

Conosci il tuo port, conosci il tuo paziente

Entrambi i relatori hanno insistito sul fatto che i port devono essere personalizzati per il singolo paziente, che dovrebbe essere consultato in ogni fase del percorso.

“Si tratta di una decisione da prendere necessariamente con il paziente”, ha detto Hanna.

Il dottor Justaniah concorda sul fatto che, per introdurre un port in modo efficace, i caregiver devono familiarizzare con l’intero spettro delle condizioni del paziente e con il piano di trattamento. Ha fornito considerazioni specifiche su ciò che può influire sullo stato e sul posizionamento del port, come un intervento chirurgico imminente, il trattamento con radiazioni, la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata (RM/CT), tutti elementi che dovrebbero essere discussi con il paziente prima dell’inserimento.

Per riassumere la sua presentazione Hanna ha concluso con alcune “perle di conoscenza sui port”, ricordando agli spettatori che i port sono un accesso al flusso sanguigno, da trattare con particolare attenzione per evitare le complicanze.

In sintesi, seguendo il protocollo dei port e comprendendo le esigenze del paziente, il trattamento può essere sicuro, efficace e stimolante.

Per saperne di più su come introdurre efficacemente i port impiantabili per la terapia infusionale, guarda le repliche della sessione qui:

Riferimenti

  1. Mosavi SH, Elahi N, Azadizaker M, Deilami AA. Comparison of Care Outcomes Between Two Methods of Drug Injection Through Ports and Peripheral Veins in Patients Undergoing Chemotherapy. Chronic Dis Care. 2020 October;9(4):e99315. doi: 10.5812/jjcdc.99315. 

 Approval number BD-45688